mercoledì 15 luglio 2020

"Imperdonabile", Chris Lynch


Stati Uniti, giorni nostri. E’ un anno importante per Keir Sarafian, l’ultimo delle superiori. Presto dovrà lasciare Ray, quel padre meraviglioso rimasto vedovo troppo presto e che non si è mai rifatto una vita, tirando su lui e le due sorelle di poco più grandi. Fra pochi mesi le raggiungerà al college. Non vede l’ora, per lui saranno quattro anni trionfali, ne è sicuro perché giocherà nella squadra di football. Poco importa se sarà solo il kicker: per Keir è normale interpretare tutto in chiave meravigliosa: se stesso, la sua famiglia, quello che fa…
Perchè lui è un bravo ragazzo. Onesto, leale, sincero, gentile. Quindi è davvero impossibile che sia vero quello che Gigi Boudakian dice. Gigi è l’amore della sua vita, fin da quando erano bambini, e non è vero che lui l’ha violentata. Se le ha messo una mano sulla bocca è stato solo perchè lei continuava a urlare e lui doveva farla smettere in qualche modo. Ma lei dopo ha complicato tutto, quando invece si sono capiti male e basta.
Lui è un bravo ragazzo e sa cosa vuol dire no… Oppure no?

Che occasione sprecata questo Young Adult! L’idea di far raccontare un episodio di violenza contro le donne dal punto di vista dello stupratore era provocatoria quanto originale, ma per far comprendere quanto sia fondamentale la questione del consenso avrebbe dovuto descrivere l’episodio. Certo sarebbe stato più crudo, ma – proprio perché si rivolge a un pubblico giovane – quell’alone di mistero, quel detto e non detto, rendono la vicenda troppo nebulosa non centrando il punto: se una persona dice no, è no.

Non importa da quanto la si conosce, quanta confidenza ci sia, in quale situazione ci si trovi. Oltre ad avere il diritto di poter cambiare idea in qualsiasi momento, un no mette comunque la parola fine a ogni possibile travisamento della realtà.

Il libro purtroppo non lo spiega con sufficiente chiarezza.
 
Reading Challenge 2020: questo testo risponde alla traccia artista di luglio