Una
quindicenne che sta andando ad abortire; i segreti di una coppia
clandestina; un ex calciatore brasiliano che non ha mai dimenticato
il suo grande amore spagnolo; una cantante lirica e un nano; un
figlio di calzolaio che diventa regista di fama; un siciliano
dall’innamoramento facile; Sekhmet, dea della carneficina e della
pace; la scoperta di un tradimento; una maturanda e un bambino
vestito di blu; una bambina nel bosco del bandito; un molesto uccello
australiano; Mulino, il cane psicopompo; un vile cacciatore
stupratore: una raccolta di brevi racconti pubblicata nel 1994 che a
tratti accusa i segni dell’età per alcuni
contesti,
ma che è fresca e frizzante grazie alla narrazione.
Mi
coinvolgono di più quei racconti che in poche pagine riescono a
costruire un'intera storia, a ben delineare i personaggi: qui sono solo
abbozzati in funzione dell’episodio che viene descritto, ma la
Maraini scrive così bene da rendere piacevolissimo e utile il tempo
trascorso leggendo le sue parole anche quando non spingono a grandi
riflessioni.
Reading
Challenge 2020: questo testo risponde alla traccia a cascata di luglio,
lo collego a "Il diritto di morire" perchè scritti dalla stessa autrice