lunedì 26 agosto 2019

"La vedova", Fiona Barton


Il 2 ottobre 2006 un terribile fatto di cronaca nera sconvolge Southampton e tutto il Regno Unito.
In seguito un uomo, Glen Taylor, verrà processato per quel crimine.
Il 14 maggio 2010 quell'uomo morirà investito accidentalmente da un pullman, portando il suo segreto nella tomba.
Per Bob Sparkers, l'ispettore incaricato del caso, e per la giornalista Kate Waters l'unica speranza per scoprire la verità è quella di convincere Jean, la vedova, a dire quello che sa.
Ammesso che sappia davvero cosa è successo quel giorno di quattro anni prima... 

Un thriller psicologico raccontato a più voci: a ogni capitolo si alternano il narratore (i tre personaggi principali più qualche altro occasionale) e i diversi piani temporali. La Barton scrive molto bene e riesce a non creare confusione nonostante la trama intricata, fornendo a ogni passaggio un tassello in più per ricosturire la vicenda, incentrata soprattutto sulle indagini e il conseguente processo, giudiziario e soprattutto mediatico.

Una storia malata che tocca le peggiori bassezze dell'animo umano. Una storia, purtroppo, del tutto verosimile.

Gli uomini come Glen Taylor esistono ed esistono anche donne come Jean, succubi, che confondono dominio con devozione, violenza psicologica con manifestazioni d'amore, arrivando non solo ad accettare l'inaccettabile, ma addirittura a giustificarlo. 

Reading Challenge 2019: per questo testo uso il bonus casata che noi Lost in Austen ci siamo aggiudicate a luglio