venerdì 9 agosto 2019

"Le lettere smarrite di William Woolf", Helen Cullen


Londra, 1990. William Woolf ha 37 anni e da 11 lavora come detective postale all'ufficio delle lettere morte, la bellezza di trenta impiegati il cui compito è quello di aprire le lettere o i pacchi che la Royal Mail non è riuscita a recapitare a causa di indirizzi sbagliati, incompleti o danneggiati.
William ama il suo lavoro almeno tanto quanto Clare, sua moglie, lo disprezza. Il loro amore è nato 15 anni prima, quando entrambi avevano poco più di vent'anni e progetti di vita ben diversi. E se il sogno di William di diventare uno scrittore è naufragato nell'ordinario, lei ha volontariamente rinunciato alla sua vena artistica diventando un avvocato in carriera per raggiungere quelle sicurezze che le sono sempre state negate da bambina e da ragazza.
Una coppia cresciuta insieme procedendo su binari diversi.
Ed è proprio in questo momento di crisi matrimoniale che William comincia a pescare dai sacchi di posta non recapitabile delle buste blu indirizzate soltanto "Al mio grande amore"...

Dopo i due della Darling letti il mese scorso, il Regno Unito mi "regala" un altro romanzo che di bello (neppure tantissimo) ha soltanto la copertina (incide molto il fatto che il blu sia il mio colore preferito).

Come ultimamente mi sta succedendo un po' troppo spesso, non mi trovo d'accordo con la classificazione di genere: questa non è narrativa contemporanea, ma un romanzetto rosa. E' la storia di una coppia in crisi che l'autrice ha cercato di rendere originale con il lavoro particolare di lui e il conseguente ritrovamento di queste lettere. Ma il portare William a convincersi di esserne il destinatario rende lui e la vicenda assurdi e ridicoli, non romantici, come immagino fosse l'intenzione.

E ad essere tanto (tanto!) banale e noioso, più della storia in sè (che lo è comunque parecchio) è lui.
Davvero un azzardo creare come protagonista assoluto un uomo del genere, indeciso, insicuro e opportunista. Un perfetto caso di s.p., come direbbe la mia amica Chiara.
Se tutti gli uomini fossero così, non avrei dubbi: sarei lesbica. 
 
Reading Challenge 2019: questo testo è una traccia gold del mese di agosto