Giorni nostri, aeroporto JKF, New York. Si può perdere un aereo per soli quattro minuti di ritardo? Ovviamente sì, ed è quello che succede ad Hadley Sullivan. Come se quel 4 luglio non fosse stato già abbastanza catastrofico per lei! A 17 anni dovrebbe essere felice di volare per la prima volta nel vecchio continente e lo sarebbe se non stesse andando a Londra per assistere alle seconde nozze di suo padre. Un padre che non vede da un anno e che, non solo ha abbandonato lei e la madre innamorandosi di un'altra donna, ma ha anche messo un intero oceano fra loro.
Ora non può fare altro che aspettare il volo successivo, tre lunghe ore d'attesa in mezzo a persone indifferenti o scorbutiche. Tutti tranne Oliver, il ragazzo più bello che abbia mai visto!
Anche lui sta andando a Londra e i loro posti sono proprio vicini. Un volo notturno trascorso dormendo poco e parlando tanto. Atterrare e baciarsi appassionatamente. Per poi perdersi di vista al ritiro bagagli...
Con questo apro ufficialmente la rubrica: "Libri che di bello hanno solo la copertina"!
Certo ha ragione mia sorella quando mi chiede: "Da un titolo così cosa ti aspettavi?". Ma una risposta c'è ed è: un chick-lit carino, come tanti che ho letto. Questo, invece, è solo stupidotto, superficiale, ripetitivo e assolutamente scontato. Se fosse stato almeno divertente avrei potuto etichettarlo come lettura da ombrellone, invece cercando invano di essere commovente, non prova neppure ad essere spiritoso.
Forse è stato penalizzato da due scelte dell'autrice: intanto aver concentrato la storia in appena 24 ore, cosa che ha reso tutto inutilmente frettoloso e ancora più inverosimile. E poi optare per due protagonisti adolescenti cucendo loro addosso pensieri, dialoghi e atteggiamenti da adulti (e da adulti molto saggi, per giunta): facendo un esempio a caso fra tanti, quando mai una diciassettenne e un diciottenne si salutano stringendosi la mano?!?
Reading Challenge 2019: collegamento con la traccia musicale di agosto per il bacio in copertina