martedì 20 agosto 2019

"Testimone inconsapevole", Gianrico Carofiglio


Monopoli, Bari. Francesco Rubino ha soltanto 9 anni quando, nel tardo pomeriggio del 5 agosto 1999, scompare mentre sta giocando davanti alla casa dei nonni materni. Due giorni dopo il suo cadavere viene rinvenuto dentro a un pozzo nei pressi di Pomigliano.
Veloci indagini portano all'arresto di Abdou Thiam, nato a Dakar 31 anni prima e in Italia con regolare permesso di soggiorno. Abdou in Senegal faceva il maestro, in Italia fa il "vu cumprà", con regolare licenza di ambulante. Ammette di aver conosciuto il bambino, ma proclama la sua innocenza. Una testimonianza e il ritrovamento di una foto lo porteranno a processo e qui inizia il lavoro del suo avvocato: riuscirà a farlo bene?

Non c'è stata volta in cui, vedendo Gianrico Carofiglio e rimanendo incantata per il suo modo colto ed educato di parlare, non mi sia ripromessa di leggere i suoi libri senza poi mai decidermi a farlo. La spinta me l'ha data l'entusiasmo di Lorena, la mia gemellina ai tempi del punto croce e ora gemellina di lettura: stessi gusti con le crocette, stessi gusti con i libri!

Di nuovo, non condivido la classificazione di genere: se penso a un legal-thriller associo il concetto al panico assoluto che ho provato mentre leggevo la parte in cui Darby Shaw ne "Il rapporto Pellican" fotocopia di nascosto prove per l'FBI!! Legal-thriller per me si traduce in John Grisham, ma non solo: moltissimi anni fa, e per molti anni, leggevo solo libri di questo genere e medical-thriller, con qualche eccezione di romanzi storici o biografie.

Insomma, credo di sapere riconoscere un legal-thriller e questo a me non sembra proprio che lo sia, ma il non esserlo non ne fa un libro meno bello.

È il primo scritto da Carofiglio, nel 2002, ed è anche il primo della serie dell'avvocato Guido Guerrieri, che con il suo creatore non condivide solo l'anno di nascita, il 1961, ma anche compostezza e pacatezza (se penso a Carofiglio avvocato me lo immagino proprio così), ma soprattutto principi e ideali.

Facciamo la conoscenza di Guerrieri quando si trova al capolinea del suo matrimonio, quindi in un momento critico della sua vita personale, marginale alla storia narrata, ma indispensabile da conoscere quando si tratta del protagonista di una serie.

E la vicenda vera e propria è tutta istruttoria processuale, un meccanismo che mi ha ricordato moltissimo i telefilm di Perry Mason che tanto amavo da bambina. Basta questo paragone per capire che un romanzo di questo tipo non è destinato a un invecchiamento felice, già ora il peso dei suoi 17 anni è notevole, ma resterà per sempre un libro intelligente, di quanti lo si può dire?

Reading Challenge 2019: collegamento a cascata con la traccia di agosto. Lo collego a "Ninfa dormiente" perchè entrambi gli autori sono italiani