Bari,
12 aprile 1992. E’ il giorno in cui inizia una sanguinosa guerra
all’interno del più grosso clan mafioso della città con
sparatorie, sparizioni, omicidi… Ma il momento più critico arriva
quando a sparire è il piccolo Grimaldi, dieci anni, figlio di
Nicola, il maggior esponente della mafia barese.
I
carabinieri apprendono la notizia solo grazie a un informatore e
intervengono nonostante l’omertà generale, compresa quella della
famiglia del bambino.
All’improvviso
la svolta: una telefonata anonima e il maggior sospettato del
rapimento che decide di collaborare, confessando anche crimini che
non gli erano stati attribuiti, ma giurando che lui non ha a che fare
con il sequestro del bimbo…
Sono
passati tre anni dalla vicenda raccontata in “Una mutevole verità”,
Pietro Fenoglio ha adesso 41 anni, è diventato maresciallo maggiore
e vive un momento personale difficile a causa della crisi coniugale
con Serena (altra similitudine, non importante, ma evitabile, con
Guerrieri).
Un
romanzo particolare, lo definirei un saggio travestito da romanzo
perché è grazie agli interrogatori di carabinieri e PM che
Carofiglio racconta la mafia barese: attraverso
quali passaggi è nata, com’è organizzata, quali sono le regole, i
(demenziali) riti di iniziazione, ecc...
Ho
apprezzato la precisione, ma temo che comprando il libro pensando di
leggere un semplice giallo si possa trovare questa parte troppo
particolareggiata. Per contro il giallo c’è, è sviluppato
benissimo, è crudo, obbliga a
riflessioni intense, come succede sempre leggendo Carofiglio, che qui
affronta dettagliatamente il cancro della mafia, come non aveva mai
fatto nei romanzi di Guerrieri.
Un
libro che è chiaramente un omaggio a Falcone, Borsellino e a tutte
le altre persone uccise nei due attentati del ‘92,
attentati che hanno colpito tutta l’Italia onesta, ma - per
forza di cose - maggiormente chi ha lavorato per
l’antimafia, come Carofiglio.
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Challenge 2019: collegamento a cascata con la traccia di novembre. Lo
collego a "Una mutevole verità" perchè hanno lo stesso
protagonista