martedì 26 novembre 2019

"Luna di Luxor", Stefania Bertola


Toscana, Costa Azzurra e Scozia, giorni nostri. Miranda McTeague ha 23 anni, è magra, bionda, benestante di famiglia e da quattro anni è fidanzata con l’affascinante pianista di fama internazionale Aldo Serpieri, di cui sopporta con noncuranza i costanti tradimenti. E ha un sogno, quello di poter lavorare in una rivista di gossip.
Sogno che forse riuscirà a realizzare grazie alla spinta di Claudia Rambaldi, “amica”, scrittrice esordiente e redattrice di “Charme”: per essere assunta dalla rivista, Miranda dovrà fingersi bibliotecaria e farsi assumere dai principi Beneaccorsi. Una volta insediata nella villa, oltre a mettere ordine fra le migliaia di tomi antichi della biblioteca, dovrà soprattutto stare all’erta aspettando l’arrivo del Soggetto e a quel punto spiare, fotografare e scrivere il suo scoop…

Stefania Bertola è una delle mie scrittrici preferite: le sue storie scanzonate e il suo stile leggero mi rilassano, il suo umorismo torinese mi diverte. Ho letto, e continuo a leggere, i suoi romanzi in ordine cronologico, dopo questo me ne mancano quattro, gli ultimi che ha scritto.

Solo leggendo le note dell’autrice ho scoperto che “Luna di Luxor” è stato il suo esordio letterario: pubblicato per la prima volta da Longanesi nel 1989, è stato poi riproposto da Salani nel 2013 e quindi ristampato per la terza volta nella collana Best Tea, l’edizione che ho io.

Dopo averlo letto la mia straziante domanda è: perché? Perchè non lasciare a questo libro la dignità di nascondersi nella categoria dei fuori catalogo dove non avrebbe più fatto perdere tempo a nessuno?
L’unico valore che può avere è quello affettivo per l’autrice stessa, ma quando – sempre nelle note – afferma: “Non lo avevo mai riletto (…) poi però abbiamo deciso di ripubblicarlo, l’ho letto e mi è sembrato abbastanza bellino” scatta la sensazione di essere presa in giro perché se io, semplice fedele lettrice, so quanto di meglio Stefania Bertola abbia saputo scrivere dopo quest’opera prima, a maggior ragione deve saperlo lei.

"Abbastanza bellino”??? Da genovese mi viene spontaneo dire solo una cosa: che libro del belino!
Decisamente uno dei più stupidi che abbia mai letto: stupida la trama, stupidi i personaggi, stupidi i dialoghi, stupido tutto!
Con tutti i titoli validi ormai fuori catalogo, potevano risparmiarsi di ristampare (due volte!!) questa stupidaggine!

Guest star: Luna di Genova (infinitamente più bella di Luna di Luxor!!) 

Reading Challenge 2019: collegamento con la traccia musicale di novembre per la parola "luna" nel titolo