lunedì 2 settembre 2019

"La lotteria", Shirley Jackson



Un piccolo librino che in appena 82 pagine contiene ben quattro racconti. Oltre al famosissimo "La lotteria", che dà il titolo alla raccolta, abbiamo:

"Lo sposo", dove una giovane donna di 34 anni (30 dichiarati) aspetta che il futuro marito vada a prenderla il giorno del loro matrimonio;

"Colloquio", quello fra una donna e il medico a cui si è rivolta nella speranza che le spieghi perchè al mondo tutti sono pazzi, tranne lei;

"Il fantoccio", due amiche di mezza età cenano in un simpatico ristorante che offre anche spettacoli di varietà.

Tre raccontini abbastanza singolari, soprattutto nella parte conclusiva, ma è il finale de "La lotteria" a essere spiazzante e sconvolgente. 

Si svolge la mattina del 27 giugno in un paesino del New England. Nella piazza principale, sotto a un bel sole caldo, si radunano tutti gli abitanti per partecipare all'estrazione dei biglietti della lotteria annuale.

I biglietti vengono assegnati e non c'è da stupirsi se quello che poi succede provocò una valanga di proteste contro autrice ed editore quando venne pubblicato per la prima volta sul New Yorker nel 1948.

Il genere gotico mi attrae più di quanto mi piaccia, ma questa è una lettura che va fatta, la sua brevità da un lato non ammette scusanti, da un altro viene integrata dalle grandi riflessioni che provoca. Perchè non viene data una spiegazione per quel accade alla fine, è solo una cosa che si fa da sempre, che tutti fanno da sempre e soltanto per questo nessuno pensa a metterne in discussione il bisogno e la logica. 

Il paradosso è che oggi, in un'epoca dove l'informazione è immediata e alla portata di chiunque, l'uomo difetti più che in passato della capacità di discernere.

"Perchè siamo tutti brava gente, finchè." (cit.)
 
Reading Challenge 2019: questo testo risponde alla Traccia di settembre "il libro che da più tempo aspetta di essere letto"