venerdì 22 maggio 2020

"Dopo la tempesta", Linda Castillo


Painters Mill (Ohio), 29 agosto 1985. Sally Ferman ha nove anni e tanta voglia di dimostrarsi coraggiosa, e quindi interessante, agli occhi delle sue amichette. Si è intrufolata nel vecchio fienile della fattoria dei vicini, che sono Amish ed è per questo che si sorprende nel sentire tre uomini litigare furiosamente: gli Amish sono sempre così pacati, così rispettosi, così silenziosi… Ma anche se è solo una bambina sa riconoscere una lite violenta e quella lo è. Per fortuna i tre non l’hanno vista e lei può continuare a spiare di nascosto, finché uno di loro cade dal parapetto del grande fienile direttamente nel sottostante recinto dei maiali. Sally non riesce più a guardare e scappa a casa.
Primavera 2015. Un tornado si abbatte su Painters Mill uccidendo un paio di persone e lasciando una scia di feriti e di danni. Ai boy scout viene assegnato il compito di ripulire un vecchio fienile e basta un attimo per trasformare il loro scarso entusiasmo in sete di avventura quando capiscono che quello che hanno trovato non è una strana pietra, ma un teschio.

Con la nona puntata della serie Linda Castillo torna a uno dei miei amati cold case. Una storia ben costruita che segue tutta l’indagine poliziesca di Kate Burkholder, che contemporaneamente si trova al centro di una denuncia professionale per un’altra situazione causata dalla tempesta e coinvolta in qualcosa di importante a livello personale.

Fra tutti i romanzi e i racconti finora letti, questo è quello che ho preferito perché mi è proprio piaciuta la storia portante, ma anche perché più si procede e meno vengono ripetuti gli avvenimenti passati della coppia di protagonisti, cosa che avevo trovato esasperante nei precedenti titoli.

A non migliorare è, invece, la precisione temporale. Come in “Tracce dal passato”, c’è una data precisa per il cold case, il 1985, e più volte viene detto che sono trascorsi trent’anni, cosa che ci porta al 2015, data congrua alla corretta cronologia fra i libri. Ma la Castillo (o chi ha tradotto?) sbaglia facendo dire a Kate che ha 33 anni: siccome aveva già collocato la sua data di nascita al 1978, il dato anagrafico porterebbe il presente a un impossibile 2011!
Ora, io sarò sicuramente un’odiosa precisina, ma scrivendo una lunga serie di libri con la stessa protagonista dovrebbe essere logico, ma anche rispettoso nei confronti di chi legge, prestare molta attenzione a ogni dettaglio e la cronologia non è certo un particolare di poco conto.

Infine da animalista ho notato in due punti l’inserimento di commenti pietistici nei confronti degli animali. Nei libri della Castillo non ci sono mai animali domestici, solo animali da allevamento, “le bestie”. Anche i cavalli, che normalmente godono di riguardi particolari agli occhi di tutti, qui hanno il solo lo scopo di essere utili per trainare i calessi o altro. Descrizioni purtroppo in linea con i contesti rurali descritti.
Ho avuto la netta impressione che quei due commenti siano stati messi lì per placare qualche critica ricevuta in proposito negli Stati Uniti o chissà per quale altro motivo, ma resta il fatto che sono due palesi forzature, non sentite, non credibili e su cui avrei molto da ribattere.

Reading Challenge 2020: questo testo risponde alla traccia a cascata di maggio, lo collego a "Il segreto nascosto" perchè scritti dalla stessa autrice