Painters
Mill (Ohio). E’ notte
quando una neonata viene abbandonata davanti alla casa di Troyer,
l’anziano vescovo degli Amish. La scelta spinge il capo
della polizia Kate Burkholder a ipotizzare che anche la madre della
piccola sia Amish, come sa bene i rigidi dettami religiosi certo non li esentano da
crimini e “peccati”.
Questa volta non c’è nessun caso di omicidio da risolvere, ma Kate non si risparmia con le indagini, sorprendendosi per gli stati d’animo che suscita in lei la bambina…
Questa volta non c’è nessun caso di omicidio da risolvere, ma Kate non si risparmia con le indagini, sorprendendosi per gli stati d’animo che suscita in lei la bambina…
L’ottava
puntata della saga è un altro racconto, il secondo dopo “Persa nel tempo”, e ben più breve, appena 43 pagine. Una lettura comunque
piacevole, in linea con la scorrevolezza di tutta la serie. Una
storia per certi aspetti triste, priva di un’indagine vera e
propria e che suppongo sia servita all’autrice per far approdare la sua
protagonista a una futura maternità, o per lo meno al prenderne in
considerazione l’eventualità…
Vedremo,
la saga continua e io continuo a leggerla (sempre con piacere).
Reading
Challenge 2020: questo testo risponde alla traccia a cascata di maggio,
lo collego a "Il libraio che imbrogliò l'Inghilterra" perchè entrambi gli autori sono anglofoni